Non tutti sanno che la leishmaniosi canina è talmente diffusa che l’Italia e moltissimi altri paesi nel mondo si sono attivati per cercare di operare un controllo capillare sul proprio territorio.
Non si è ancora abbastanza informati e sensibilizzati rispetto a questo argomento e a farne le spese potrebbe essere, purtroppo, il proprio cane.
Come per tantissime malattie che affliggono gli uomini e gli animali, è assolutamente di primaria importanza effettuare una diagnosi preventiva.
In questo modo si ha la certezza di poter intervenire subito e contrastare il problema, aiutando il proprio cane a combattere la malattia e ad avere una migliore qualità di vita.
A livello statale esistono delle regioni che hanno attivato un piano di sorveglianza ed altre per le quali è stato previsto un piano di monitoraggio.
L’obiettivo che si intende raggiungere è quello di proteggere i cani dalla puntura dei vettori (i flebotomi) con un particolare occhio di riguardo per i randagi e la popolazione canina ospitata nei canili ma, a livello privato, dovrà essere il proprietario del cane ad avere la responsabilità di osservarlo e preservarlo da questo rischio.
Come possiamo evitare che il nostro amico a quattro zampe contragga questa malattia o cosa possiamo fare se il problema è già presente?
Cos’è la Leishmaniosi canina
È bene innanzitutto inquadrare questa patologia per informare coloro che ancora non la conoscono e permettergli di farsi una idea chiara a riguardo.
Una corretta informazione permette di avere sotto controllo lo stato di salute del proprio cane e di intuire per tempo il problema.
La prima cosa importante da sapere è che la Leishmaniosi canina è una malattia infettiva ed è contagiosa.
A trasmetterla sono le punture dei flebotomi (anche conosciuti come pappataci) che contagiano il cane con il parassita conosciuto col nome di Leishmania Infantum.
Non si può nascondere la gravità di una patologia che, non solo è cronica ma va a colpire direttamente il sistema immunitario del cane e lo porta a sviluppare dei danni progressivi.
Ciò significa che più si aspetta a portare il cane a fare un controllo alla Clinica Veterinaria Saronno, più il parassita sarà libero di agire e continuare a colpirlo.
Leishmaniosi canina: sintomi
Quali sono i segnali che possono indurre il sospetto che il proprio cane abbia contratto questa infezione?
Esistono alcuni sintomi specifici che dovrebbero allarmare le persone che accudiscono il cane:
- uno stato di abbattimento generale;
- la perdita di appetito e il conseguente dimagrimento;
- una alterazione del pelo e/o dell’occhio;
- il sanguinamento del naso;
- una crescita anomala delle unghie;
- un gonfiore alle articolazioni che risultano provocare sofferenza al cane.
Questa patologia può essere latente per parecchio tempo: ciò vuol dire che il proprio cane potrebbe averla contratta ed essere nello stato di incubazione anche da diversi anni, senza che sia visibile.
Purtroppo, se trascurata, può portare alla morte dell’animale.
Come intervenire sulla Leishmaniosi
È più che opportuno affrontare questo tema con il veterinario di fiducia per valutare il fattore di rischio a cui è esposto il proprio cane e prendere le contromisure più adeguate.
I mesi in cui è più facile che contragga la Leishmaniosi sono quelli che vanno da Maggio a Ottobre ma, come qualunque malattia infettiva e contagiosa, può dipendere dai focolai di infezione che si attivano di volta in volta.
Alla Clinica Veterinaria Saronno si potrà richiedere il test per verificare l’eventuale presenza della patologia e avere la certezza che, in caso di positività, il proprio cane riceva tutte le cure adeguate.
Un’altra ipotesi percorribile, in caso di negatività al test, potrebbe essere quella di sottoporlo al vaccino, attualmente disponibile.